Il fantasmino Felicità

17.11.2013 17:41

parte1

 

C'era una volta,in un bellissimo castello,una simpatica combriccola di fantasmini.

Il loro nome era: “Gli Elementi della Psiche”.

Questi spiritelli erano tutti diversi l'uno dall'altro. Nome,atteggiamento,colore e dimensione era ciò che li distingueva. Spesso, si divertivano a cambiare forma, ma il loro carattere e le loro inclinazioni non cambiavano mai.

All'interno di questa banda non c'era una vera e propria gerarchia; i rapporti erano regolati da amicizie e legami che venivano a crearsi naturalmente tra loro.

 

Il fantasmino più grande e luminoso di tutti si chiamava Felicità.

 

Il ruolo di Felicità all'interno della “Psiche”(così chiamavano familiarmente la banda) era molto rispettato nonostante il suo carattere sfuggente. Tutti,chi più chi meno, cercavano di compiacere Felicità.

Dovete saper che Felicità era una fantasmino bellissimo,la sua presenza riusciva a illuminare tutto il castello di “Io”(un nome un po' misero per un maniero,ma si sa:agli spiritelli piace fare gli spiritosi).

Il carattere introverso di questo spiritello rendeva però le sue apparizioni brevi e fugaci; era molto timida e paurosa,bastava un nonnulla per farla scappare.

Basti pensare che una volta Stupore,un fantasmino che si vedeva di tanto in tanto da quelle parti,era appena apparso in occasione di una festa a sorpresa. Come spesso accade, dopo Stupore è arrivata anche Felicità,e fin qui tutto bene; Allegria faceva da padrona e Spensieratezza correva a destra e a manca,eppure,è bastato un commento fuori luogo di Preoccupazione che subito l'entusiasmo di Felicità si spense; rimase li ancora pochi minuti per poi scappare via lontana chissà dove.

Data la sua permalosità vi rendete conto anche voi quanto fosse difficile far rimanere Felicità da qualche parte per troppo tempo.

 

Tra i fantasmini ce n'era uno più furbo e scaltro di tutti gli altri,il suo nome per intero era: “Aspirazionus De Impulsus da Soddisfar uno Bisognus Von Piacerus”.

Per gli amici “Desiderio”.

 

Tutto si può dire di Desiderio tranne che non fosse un fantasmino affascinante.

Ammaliatore di donne,imbonitore di masse,Desiderio riusciva sempre a convincere gli altri a farsi seguire nelle sue imprese. All'epoca non si poteva ancora considerare Desiderio cattivo,lo si poteva definire piuttosto un ingenuo idealista.

Desiderio,in onor del suo,era una vera forza,come smosse gli animi lui,nessuno mai seppe fare.Nessuno però era immune al fascino di Felicità,nemmeno lui.

Tanto Desiderio era attratto da Felicità,quanto a lei piaceva lasciarsi sedurre da lui.

Inizialmente Felicità partecipava volentieri alle feste organizzate da Desiderio. Erano dei galà a cui tutti prendevano parte nell'organizzazione e l'ospite d'onore era sempre lei,Felicità.

 

In principio queste feste erano semplici e genuine,Felicità rispondeva volentieri agli inviti,ma col passare del tempo queste feste diventarono sempre più artificiose.

Felicità,amante delle cose semplici,si stufò in fretta di questi teatrini,presentandosi sempre più di rado e sempre meno volentieri alle feste.

Le cerimonie continuarono,ma più Felicità si faceva aspettare,più Desiderio si faceva incalzante nei confronti degli altri. Tutti ovviamente vennero soggiogati dalla forza propulsiva di Desiderio;era riuscito (a ragion veduta) a far apparire Felicità come una sorta di divinità,da cui tutto dipendeva e per la quale tutti dovevano prodigarsi. Diede il via al “culto della Felicità” di cui si fece profeta: “Felicitas le volt” divenne il suo motto.

Come ben sapete tutto questo era ben lontano dalla natura timida e riservata di Felicità,la quale infatti sparì del tutto dal scena.

 

 

Accecato dalla smania di trovare Felicità, Desiderio non fu più in grado di dominare se stesso. Quello che si stava venendo a creare era un vero e proprio clima di terrore,di cui lui ne era a capo.

Gli altri fantasmini erano talmente confusi e ammaliati da questa frenesia che non si rendevano nemmeno più conto del perché fossero sempre in questo stato di perenne agitazione,giorno e notte.

Se agli inizio si cercò ancora di attirare Felicità con le buone,poco tempo dopo la tattica cambio radicalmente: lei li stava privando del loro diritto ad essere felici,per questo andava catturata e riconsegnata alla comunità cosicchè tutti ne potessero fruire.

La caccia era cominciata.

 

Desiderio,ormai sfrenato,non guardava più in faccia a nessuno.Felicità aveva degli amici nel “Club dei Valori”:Compassione,Bontà e la buona vecchia Educazione.

Desiderio fece catturare questi fantasmini dai suoi scagnozzi Avarizia,Apatia e Indolenza.

Vennero incatenati e portati nel piazzale,dove vennero letteralmente calpestati pur di far saltar fuori Felicità,ma niente. Tutto fu vano.

 

Desiderio diventava sempre più forte,i valori erano ormai caplestati e di Felicità nemmeno l'ombra.

In quel periodo fece la sua comparsa anche Tristezza,la quale sembrava l'unica a non patire minimamente la situazione,anzi...

Tra i fantasmini cominciarono a formarsi i primi gruppi liberali. Tra i leader di questo movimento spiccava Intelligenza che col supporto del fantasma Cultura e dallo spirito Conservazione,prese in mano la situazione.

Fu lo spirito Iniziativa che convinse Intelligenza a tenere un discorso pubblico in cui sosteneva che:

 

«...nti alla conclusione che la suddetto metodologia di ricerca convulsa del benessere dato dalla presenza di sporadiche bla bla bla bla...»

 

Il discorso venne tenuto ma ovviamente nessuno le diede retta.

 

A Desiderio intanto venne in mente un piano...

Nei tempi in cui tutto era ancora bello e colorato,si vedeva spesso Felicità giocare con un fantasmino piccolino che saltellava di qua e di la come un cagnolino.

Il gioco era semplice: Aspettativa (così si chiamava) si nascondeva da qualche parte e Felicità doveva raggiungerla. Quando ciò avveniva, Felicità era così contenta che illuminava di luci e di colori tutto il castello di Io. Era uno spettacolo meraviglioso.

Desiderio sfruttando le sue doti persuasive avvicinò Aspettativa e la catturò. Dovete sapere che Aspettativa era molto cara a tutti gli altri spiriti perché era un fantasma-bambino dagli occhi grandi e fiduciosi. Non aveva malizie,la sua spontanea ingenuità faceva si che tutti le volessero un gran bene. Desiderio sapeva che la sua sparizione avrebbe di certo distolto l'attenzione dalla mancanza di Felicità e sarebbe stato un ottimo pretesto per inasprire le ricerche. Fu così che dopo averla catturata piegò quell'anima pura al suo volere,la incatenò e corse fuori da Io,nel triste e vuoto mondo della materia,dove tutto è povero e senza luce; e lì la nascose. Ormai persa completamente ogni virtù,lo spirito rinchiuse Aspettativa in uno stanzino fatto tutto di diamanti e pietre preziose,sprangò la porta con una grande catena d'oro e ci scrisse sopra “RICCHEZZA” cosicché nessuno potesse sospettare dell'inganno.

Organizzata la messinscena,tornò di corsa al castello proclamando a gran voce che Aspettativa era stata rapita;un informatore gli aveva riferito di averla vista fuori dal castello,nel mondo della materia e che sicuramente Felicità sarebbe uscita allo scoperto per cercare di liberarla.

 

Un vociare sommesso si alzò dagli Elementi della Psiche, (o da quel che ne rimaneva) ormai logori e decimati.

Tutti sapevano quanto fosse pericoloso che la povera Aspettativa fosse riposta fuori dal castello di Io.

Desiderio sapeva che se prima o poi Felicità non fosse riapparsa il suo potere si sarebbe estinto. Doveva dar loro un qualcosa che li rinvigorisse,un qualcosa che li motivasse così che continuassero vedere in lui il leader,il capo,la soluzione ad ogni problema.

Il movimento di resistenza alle dipendenze Intelligenza stava dando i suoi frutti. L'esercito d'opposizione ingrossava le file.

Tra i fantasmini stava anche prendendo piede l'idea che ormai Felicità fosse morta o perlomeno fuggita lontano per sempre.

 

«Ascoltami amici» disse Desiderio «Io so dov'è nascosta Aspettativa» -silenzio- «Si trova nel mondo reale,dietro la Montagna della Carriera. So che molti di voi temono quel posto,ed è per questo che io e i miei aiutanti ci sacrificheremo e andremo a riprenderla» -ovazione dei fantasmini- «E se quella vigliacca di Felicità si presenterà acciufferemo anche lei! Prenderemo due piccioni con una fava amici,ve lo prometto!».

 

La speranza di ritrovare Felicità data da Desiderio una volta raggiunta Aspettativa aveva scatenato il giubilio tra gli “Elementi della Psiche”.

 

La Farsa era cominciata: Desiderio sarebbe andato laddove aveva nascosto Aspettativa travestendosi da Felicità,si sarebbe poi fatto ritrarre in una foto sfuocata dai suoi compari(Inganno,Falsità e Arrivismo) così da dare la prova agli altri fantasmini di averla ritrovata,ma che putroppo,lei,abbagliandoli con la sua luminosità, era riuscita a scappare poco prima che l'acciuffassero.Il piano non faceva una piega, e lui, tingendosi di questa nuova veste d'eroe, avrebbe consolidato la sua egemonia assicurandosi il potere.

 

L'indomani partirono pronti a inscenare l'inganno, ma tra le fronde della resistenza però,due occhi brillavano nel buio...

 

parte 2

 

Se i sotterfugi di Desiderio riuscirono a raggirare gli spiriti più semplici,nulla poterono contro la perspicacia di Astuzia.

 

Astuzia era una fantasmino evanescente,ne buono ne cattivo. Appariva di tanto in tanto laddove si presentava un qualcosa che potesse essere di suo interesse.

Intratteneva rapporti d'affari senza distinzioni di sorta; i suoi commerci potevano avvenire senza remore tanto con Rabbia quanto con Amore,sia con Vendetta che con Intelligenza;lei sapeva sempre dare a tutti il consiglio giusto al momento giusto per poi sparire da dov'era venuta.

La situazione nel castello di Io aveva ormai stufato Astuzia. Fu per questo che decise di intervenire per porre fine a quest'inutile e deleteria messinscena.

 

Nel frattempo le accurate analisi e le interminabili riflessione dell'equipe al comando di Intelligenza giunsero a degli inoppugnabili risultati: catalogarono i comportamenti di Desiderio come demagogici e manipolatori e le prove dai lui fornite, meri specchi per le allodole.

Peccato però che tra i cervelloni della resistenza in quel periodo fosse sparito lo spiritello Iniziativa,lasciandoli così in un punto morto:consapevoli di stare sbagliando ma inibiti sul come agire per risolverlo.

 

Ad Astuzia piaceva molto cambiare forma. Fu così che con le sembianze di un bel gatto dal sorriso ambiguo e sornione,un bel giorno si accoccolò sulle spalle di Coraggio e gli disse:

 

«Oh mio forte e buon compagno,

del tuo aiuto c'è bisogno

per poter lasciare il segno

e all'ingegno dar guadagno!»

 

Coraggio,il quale pur essendo un fantasmino grande e grosso,nulla capì di ciò che Astuzia gli disse,ma gli piacque molto il tono in cui lo fece. Fu così che persuaso dal gattone si prestò al suo piano.

Insieme andarono nella sede del “Club degli Intellettuali” e Astuzia disse:

 

«Se di prove c'è bisogno,

non dovreste lesinare!

Diamo a tutti quanti il segno,

lo dobbiamo smascherare!»

 

Subito Perspicacia colse ciò che Astuzia voleva intendere. Dopo averli chiamati a se, e spiegato agli altri il suggerimento di Astuzia,confabularono cinque minuti.Quando furono a posto,d'un tratto Intelligenza si staccò e solennemente disse: «Abbiamo la mossa vincente!»

Soddisfatta Astuzia si dileguò,lasciando dietro se solo il luccichio dei suoi gialli occhi soddisfatti.

 

Iniziativa aspettò che Desiderio si allontanasse di nuovo per andare nel mondo della materia,poi corse dagli altri fantasmini gridando: «Presto venite tutti con me senza fare rumore!diventate invisibili,ho da farvi vedere una cosa!».

Tutti gli altri trascinati dall'entusiasmo di Iniziativa,la seguirono invisibili come lei aveva detto. Raggiunsero un luogo buio del mondo materiale e li, protetti dall'ombra di una montagna di illusioni, trovarono ad attenderli gli altri spiriti della resistenza:Intelligenza,Osservazione,Consapevolezza e Coraggio (che per l'occasione aveva assunto le sembianze di un maestoso e dorato destriero).

«Ascoltatemi bene» disse Intelligenza risistemandosi gli occhiali sul naso «qui dietro c'è Desiderio in compagnia di Falsità ed Ignoranza. Stanno allestendo il set per l'ennesimo imbroglio grazie ai quali vi ha preso in giro fino adesso!»

Tutti lo guardarono increduli. Schiarendosi la voce riprese: «ebbene si,Desiderio aiutato dagli altri spiritelli malvagi si è preso gioco di noi. Era lui a nascondere Aspettativa nel mondo della materia!Ed era sempre lui che travestito da Felicità si faceva ritrarre dai suoi complici nell'atto di liberarla prima di nasconderla di nuovo dietro qualche oggetto o falsa speranza». Galvanizzato dalle reazioni scatenate dei fantasmini continuò:«E le foto che vi ha mostrato in cui si intravedeva Felicità erano false,così come falsa era la Felicità che ci avete visto sopra! Guardate...»

Il fantasmino Osservazione saltò in groppa a Coraggio che senza farselo ripetere due volte corse attorno alla montagnola che li separava da Desiderio,galoppò senza freno proprio verso di lui. Appena gli furono addosso Osservazione gli strappò via il costume da Felicità proprio mentre Falsità stava per scattargli l'ennesima foto menzoniera.

Fu un momento: Desiderio venne smascherato rimanendo in mutande di fronte a tutti gli “Elementi della Psiche”. I suoi complici di resero invisibili prima di essere acchiappati dileguandosi nel nulla.Aspettativa vennè liberata e rassicurata da Amore stesso.

Desiderio una volta catturato fu riportato a Io,dove venne rilegato in qualche meandro cupo e buio,classificato come il più falso di tutti i fantasmini. Nessuno mai gli diede più ascolto. Ogni volta che parlava facevano finta che non esistesse nonostante la tentazione nonostante tutto rimanesse forte.

 

Poco tempo dopo i fantasmini si ritrovarono tutti nella sala principale del castello. La situazione ora era stabile ma di Felicità ancora nessuna traccia.

«E adesso che facciamo?»chiese Curiosità.

«Non c'è più niente da fare,niente,niente!»rispose Disperazione.

La situazione era tragica,tutto sembrava perduto,quando d'un tratto,da un vaso,un bel fiore rosa cominciò a illuminarsi sempre di più. Il bagliore si fece così intenso che i fantasmini furono costretti a chiudere gli occhi per non rimanere accecati. D'improvviso un'esplosione di luce li inondò. Dove prima c'era il fiore ora stava Felicità,più bella e luminosa che mai.

Aspettativa le corse incontro facendole mille feste e riempiendola di baci;anche gli altri le si strinsero attorno. «Dove sei stata?»chiese qualcuno.

«Sono sempre stata qui vicino a voi» rispose triste Felicità «Eravate talmente presi a dar retta a quel bugiardo di Desiderio che avete smesso di vedermi.» riprese «Vi siete lasciati accecare dalle sue promesse,vi siete dimenticati della mia natura semplice e siete andati a cercarmi là,dove tutto è menzogna. Non dimenticatelo mai in futuro,sappiate sempre che se mi cercherete mi troverete sempre qui,vicino a voi.»

 

Da allora la vita all'interno del castello di Io proseguì tranquilla e serena. Felicità da allora fu molto più presente,non tanto perché smise di nascondersi,tanto perché gli altri fantasmini avevano imparato a cercarla.

Da allora vissero sempre tutti felici e contenti.

 

 

FINE

 

Questa storia bambini vuole insegnarvi che:

“Nella vita per essere felici non bisogna lasciarsi guidare dal desiderio,ma bisogna essere astuti e usare l'intelligenza per capire che la felicità non la si può trovare ne nella materia ne nella ricchezza. La felicità è e sarà sempre dentro di noi,basta esserne consapevoli e saperla cercare.”