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10.11.2016 23:54

#ortodisantantonio

Ai piedi delle meravigliose alpi piemontesi steso tra le braccia della campagne del Canavese, sorge un piccolo campo di 2800mq  coltivato con metodi quanto più naturali possibile. 

In questa pagina si vuole condividere e raccontare tuute le pratiche e gli esperimenti di varia natura che verranno effettuati volta per volta. 

Ogni contadino  sa quanto sia gratificante parlare del proprio orto, non sempre però chi lo sta ad ascoltare riesce a cogliere il vero amore che si nasconde dietro quelle semplici parole che narrano di pomodori zucchini e cavoli come se fossero nostri amici, o di mostrarci le foto dell'orto come se fossero quelle dei nostri nipotini... 

Questa pagina non è niente di tutto questo, non disturba, non molesta, non bussa sui vostri display chiedendo di essere letta.  Forse è proprio per queste ragioni che non lo sarà mai, ma qui si parla di orto. Orto orto orto, quante volte questa parola viene pronunciata come se fosse la radice di parole dalle più astruse desinenze, quante volte la si ripete senza mai esserne stanchi... 

Un'azione primordiale quella del coltivare che nella sua semplicità viscerale ci porta e ricreare un pezzo di mondo esattamente così come vorremmo che fosse, così come fossimo noi stessi Dio che crea il giardino dell'Eden . 

Personalmente vedo l'arte ogniqualvolta qualcosa viene creato, ogniqualvolta l'anima riesce a far evaporare la propria volontà, la propria essenza in qualcosa che può essere percepito  dai sensi. Vedo arte sul ponte di un'autostrada così come la sento nel fischiettare di un bambino. Tutte le volte che qualcuno crea qualcosa che fino a prima stava immaginando, quella è arte. 

La disposizione ordinata delle prose in primavera, lo stendersi di rami su un pergolato, la fila di germogli che spunta dalla terra per me è un meraviglioso e armonico esempio di sinergia tra la terra e l'uomo, tra la madre e il figlio che gioca con i suoi capezzoli mentre lei tenera lo nutre e lo protegge. 

Non c'è guadagno nell'orto che vedo io, c'è soddisfazione,  non c'è fatica ma rigenerazione.

 Seminare oggi quel che si intende raccogliere domani. Niente di più semplice, niente di più assoluto.

 Basterebbe capire questo semplice concetto per cambiare le sorti del mondo intero, ma purtroppo c'è chi semina senza raccogliere, chi raccoglie per porgere il frutto a chi pensa solo a mangiare. 

Il mondo non è per tutti e sicuramente non è per noi. 

Vivo oggi consapevole di non esser certo che il sole duri per sempre, ma finché dura, semino oggi quel che vorrei raccogliere domani..