LA TEORIA DEL QUADRO o -Il senso della vita-

04.11.2013 12:22

Ognuno di noi si è spesso trovato a chiedersi quale fosse il senso della vita.

Ovviamente nessuno risposta è definitiva,ma ognuno di noi cerca in se stesso o nel mondo una spiegazione,una logica o una filosofia a cui far riferimento,una risposta a questa domanda.

 

La mia è questa:

Qual'è il senso della vita? La felicità.

Cos'è la felicità?La felicità è fare ciò che vuoi.

 

Nella vita la serenità,il benessere,lo stare bene è l'obbiettivo che in un modo o nell'altro tutti desideriamo,il fine ultimo di ogni azione,comportamento o gesto. I nostri amori,il nostro lavoro e i nostri gesti sono per quanto possibile volti a soddisfare i nostri desideri .Sempre.

Tonino Guerra sosteneva che l'ottimismo fosse il profumo della vita.

Io ritengo che se l'ottimismo ne è il profumo,l'egoismo ne sia l'essenza stessa.

Nulla,viene fatto volontariamente per altruismo,tutto viene fatto con l'obbiettivo di soddisfare le proprie necessità.(l'altruismo è la nostra necessità di aiutare il prossimo)

Soddisfacendo queste necessità ci sentiamo completi e siamo felici.

Quando doniamo del danaro ad una persona bisognosa ,non stiamo soddisfacendo solo i bisogni di quella persona,non ci stiamo sacrificando,stiamo rispondendo a una necessità data dalla nostra mente. Io dono o faccio la carità per far star bene me,per essere felice. La felicità dell'altra persona non è la causa della buona azione,è una conseguenza della NOSTRA felicità nel rispondere a una richiesta di aiuto.

 

Immaginiamo la vita come se fosse un quadro.

Ciò che lo compone saranno ovviamente i nostri valori,le nostre azioni i pensieri. Una rappresentazione su tela della nostra vita. La cornice che contiene questa tela è il contesto dentro la quale essa si sviluppa.

Come si sa,la cornice e la luminosità di un quadro influenzano notevolmente il quadro stesso,una cornice chiara donerà al quadro una luce tendenzialmente più positiva e solare rispetto a una cornice scura e sporca.

 

La vita non è che un susseguirsi di eventi più o meno importanti. Essa è composta dalle grandi avventure,i grandi amori,le morti dei propri cari le nascite dei figli. Tutti questi “grandi”avvenimenti sono in grado di influenzare la nostra vita. Tutti gli avvenimenti di un certo spessore possono essere identificati come felicità o infelicità da cornice.

 

Cambiando il contesto in cui la nostra vita si svolge se ne cambia anche l'appagamento che consegue dai dettagli della stessa.

 

I piccoli avvenimenti quotidiani,come potrebbe essere mangiare un dolce,perdere una moneta,comprarsi un libro formano i dettagli del quadro,fine a se stessi e tendenzialmente incapaci singolarmente di influenzare il contesto generale dell'opera. Queste sono le felicità o infelicità da dettaglio.

 

Ricapitolando:

  • Cornice:i grandi avvenimenti della vita .

  • Dettagli: piccoli avvenimenti quotidiani.

 

Delle cornici scure saranno in grado di amplificare l'effetto funesto di dettagli già di per sè negativi,amplificandone gli effetti. Viceversa delle cornici chiare amplificheranno le piccole gioie e contrasteranno illuminandole le piccole tristezze.

 

Ad esempio,se la vostra vita è in un momento particolarmente propizio,magari perchè avete appena conosciuto il vostro grande amore o siete stati promossi a lavoro,la vostra cornice sarà sicuramente molto solare e positiva, e,la vostra vita sarà piacevolmente luminosa e bella.

 

In questo contesto positivo una piccola felicità come la passeggiata in un parco,l'assaporare un gusto delicato sarà amplificata e messa in evidenza dalla gioia che già vi stava illuminando. Di contro,l'effetto di una piccola disavventura sarà smorzata e schiarita da questa cornice. Se durante questa passeggiata nel parco fosse capitato che il gelato vi avesse macchiato il vestito gocciolando,non avreste nemmeno fatto caso all'avvenimento,ma avreste semplicemente aspettato di trovare la fontanella più vicina per smacchiarvi con un fazzoletto.

 

Ma fingiamo ora di trovarci nella stesso parco dopo essere appena stati licenziati. La cornice in questo caso è indubbiamente nera. La tonalità della vita tutta diventano più scure,un malessere generale ci affligge.

Camminiamo nel parco desolati,pensando a quel che sarà della nostra casa,del nostro stile di vita. Siamo tristi perché è lampante che non stiamo facendo quello che vogliamo,non solo nel momento stesso,ma nella vita in generale.

Proviamo apatia e male di vivere,sentiamo addosso l'esatto opposto del senso che vorremmo attribuire alla vita:la tristezza.

 

Ciononostante passando davanti al chiosco del parco pensiamo di consolarci con un gelato.

In quel breve istante,seppur piccolo la nostra infelicità viene sospesa.

Avvertiamo dentro di noi una lievissima allegria nell'immaginare di soddisfare un nostro piccolo desiderio:il gelato.

Il gelato in quel momento è ciò che vogliamo,il gelato in quell'istante rappresenta la felicità.

Una felicità da dettaglio certo ma pur sempre una felicità.

Entriamo,compriamo il gelato e usciamo.

Mentre lo scartiamo la nostra tristezza rimane ancora sospesa,contrastata dalla luminosità effimera di questa felicità.

Guardiamo attentamente il nostro gelato,lo rigiriamo tra le dita per un istante, lo portiamo finalmente alle labbra e...

 

-Stop-

 

In questo preciso istante,nel momento stesso in cui sentiamo il sapore scorrere in noi,siamo felici.

In questa piccolissimo flash di vita quotidiana stiamo facendo esattamente quello che vogliamo,stiamo adempiendo al senso della vita. Se il tempo si fermasse in quei pochi nanosecondi rimarremmo per l'eternità in uno stato di gioia sublime.

 

Ovviamente stiamo parlando di un gelato,un dettaglio piccolissimo nel contesto,una lucina che immediatamente viene sopraffatta dal buio degli eventi.La felicità scompare immediatamente,come abbiamo detto era una felicità da dettaglio oscurata dal potere ottenebrante della cornice scura.

 

Se nel contesto della cornice bianca,qualche goccia di cioccolato sul vestito non aveva intaccato minimamente il vostro buon umore , l'improvviso staccarsi di un pezzetto di gelato sulla giacca pulita ora probabilmente genererà in voi un moto di rabbia dal cuore,aumentando la vostra tristezza ben più del dovuto e, magari generando anche reazioni spropositate come imprecazioni,se non gesti di stizza come gettare il gelato nella spazzatura.

 

Si nota chiaramente come questa cornice nera abbia catalizzato l'infelicità da dettaglio amplificandone l'effetto.

 

 

Tutto questo esempio era per fare capire quanto l'essere felici sia importante per sentirsi soddisfatti,in pace con il mondo e con se stessi,ma di non essere superficiali nel pensar che:”faccio quello che voglio = sono felice”, é un ragionamento superficiale,sbagliato e incompleto.

 

Bisogna ovviamente capire se quello che vogliamo è giusto e adatto a noi.

Essere felici è naturale,mettersi in condizioni di esserlo invece è un lavoro meticoloso. Non per niente poche sono le persone veramente felici,perché poche sono le persone che sanno cosa è giusto desiderare.

 

Non è difficile fare ciò che si vuole,è difficile capire cosa è giusto desiderare.

Come si fa a capirlo? Ricercando in se stessi la propria verità.(vedi post dedicato)

A quel punto trovato cosa in noi è vero ci si può dedicare anima e corpo al suo conseguimento perché allora il “ciò che vogliamo”,sarà un qualcosa di giusto e adatto a noi e,l'ottenerlo ci darà una felicità forte,sana e duratura.