Deserto

04.11.2013 14:18

Le parole cercano un corpo dove poter prendere vita per non morire sterili nel grembo addolorato.
Ma un parto non è.Un grido d’aiuto forse.

Un grido,come l’ampio gesto della semina del contadino,
il cercar terreno per i propri pensieri,il sentirsi vivo per potersi veder morire,
l’aver il mondo tra le mani e capire come funziona solamente quando il tempo è scaduto.
Macchine progettate male,destinate a non poter camminare a due zampe,
ad avere ricchezze immense nascoste sotto la sabbia e come nel deserto
venir calpestati anni e anni prima di poter essere ascoltati.
Ma non hanno forse fiori anche i cactus?
Non sono forse le sue spine mani protese verso un cielo azzurro?
Non sono forse una prova tangibile del suo attaccamento alla vita?
Tu carovana,sagoma nera che mi attraversi con viso volto verso quelle stelle che mai toccherai,
chiudi gli occhi e guardami.
Il buio ti accompagna dentro .

Li mi troverai.
Troverai il mio sguardo perso nell’incontrare il tuo,
troverai te.
Perchè Tu sei ciò che cerchi,e sono ‘si tanto Te che mi sento solo nel non riuscire più a trovarmi…